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“VECCHI LIBRI IN PIAZZA”
 

 l’appuntamento di piazza Diaz che si ripete puntualmente ogni seconda domenica del mese da settembre a giugno, riunisce un centinaio di espositori provenienti da tutta Italia, con l’occasionale presenza di librai francesi, e conta una produzione libraria che spazia dalla letteratura alla storia, dall’arte all’editoria per l’infanzia, alla medicina, al fumetto, toccando insomma tutti i generi. Versatile, curiosa, impegnata o ludica la sfilata di bancarelle che si snoda lungo i portici meridionali di Piazza del Duomo, i portici di piazza Diaz, via Baracchini e via Gonzaga, rappresenta un’occasione unica e festosa per tutti coloro che amano i libri e la lettura. ........Ecco il mio racconto in 15 fotografie in B&N

 

"OLD BOOKS IN SQUARE"


  the appointment of Diaz square that is repeated regularly every second Sunday of the month from September to June, brings together hundreds of exhibitors from all over Italy, with the occasional presence of French booksellers, and has a production of books ranging from literature to history from art to publishing for children, to medicine, to the comic, touching in short all kinds. Versatile, curious, engaged or playful parade of stalls winds along the southern porches of Piazza del Duomo, the arcades of Piazza Diaz, via Baracchini and via Gonzaga, is a unique and festive atmosphere for all those who love books and reading. ........ This is my story in 15 images in B & N

"Architettura: Milano, la città che sale "


Un manipolo di premi Pritzker all’opera in contemporanea, su progetti diversi, tutti in una stessa città. Per intenderci: il Pritzker è il Nobel dell’architettura, viene assegnato ogni anno, e la città in questione è Milano. Difficile trovare qualcosa di equivalente in Europa, a testimonianza di una rivoluzione che, a pezzo a pezzo, sta trasformando il volto della metropoli. Non c’è zona della città che non abbia un cantiere in corso o in via di allestimento.

C’è un filo conduttore in questo sviluppo ambizioso? La chiave è quella della velocissima internazionalizzazione di una città che ha sempre conosciuto grande qualità architettonica ma sempre prodotta in casa. Ora invece si sono rotti gli argini, forse anche per un effetto di trascinamento dell’Expo. Si può stare certi che la Milano che verrà è una città destinata a sorprendere e farci stare con il naso all’insù. ..ecco il mio racconto ..

 

A handful of prizes Pritzker work simultaneously on different projects, all in the same city. To be clear: the Pritzker is the Nobel of architecture, it is awarded every year, and the city in question is Milan. Hard to find something equivalent in Europe, bearing witness to a revolution which, bit by bit, is transforming the face of the metropolis. There is no area of the city that does not have a construction in progress or under construction.
There is a common thread in this ambitious development? The key is the fast internationalization of a city that has always known great architectural quality but always produced in house. But now they broke their banks, perhaps even for a carry-over effect of the Expo. You can rest assured that Milan is a city that is destined to surprise and let us stay with the nose. ..

Close Encounters// Incontri Ravvicinati

 

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