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Staglieno Genova "Tra luci ed ombre"

Il cimitero monumentale di Staglieno (in ligure Çimiteio de Stagén) è il maggiore luogo di sepoltura di Genova ed è uno dei cimiteri monumentali più importanti d'Europa.

La tomba della famiglia Appiani usata come copertina dell'album Closer del 1980 del gruppo new wave/post punk inglese dei Joy Division.

Vi sono sepolti figli illustri del capoluogo ligure e altri personaggi famosi tra i quali uno dei padri della Patria italiana, Giuseppe Mazzini, il presidente del Consiglio e partigiano Ferruccio Parri, il compositore della musica dell'Inno d'Italia Michele Novaro, numerosi garibaldini tra i quali Antonio Burlando ed altri che fecero parte della spedizione dei Mille (un campo è a loro dedicato), l'attore Gilberto Govi, il cantautore Fabrizio De André, il pittore Federico Sirigu, la scrittrice Fernanda Pivano, il poeta Edoardo Sanguineti, Constance Lloyd (moglie di Oscar Wilde), Nino Bixio e Stefano Canzio.

Per la vastità dei suoi imponenti monumenti funebri è considerato un vero e proprio museo a cielo aperto. Le numerose statue funerarie e cappelle – opere prevalentemente di scultori genovesi – sia pure costruite in stili differenti, restituiscono all'insieme del complesso un importante valore sotto l'aspetto dell'architettura e scultura funebre.

 

Ho cercato di interpretare questo luogo affascinante con il mio stile legato alla foto di Architettura e con la mia Sensibilità Artistica

The Peace of Mind
Cos'è l'uomo al cospetto della natura
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L’uomo ama perdersi, disperdersi di fronte al paesaggio. Struggersi e distruggersi. Quale occhio rende testimonianza, giustizia, alla solitudine che nasce e cresce? L’infinito si guarda a distanza, ci vede da lontano.

 

L’uomo è parte della Natura. L’esistenza stessa degli esseri umani sulla terra dipende dalla Natura. Le nostre vite sono inestricabilmente dipendenti dalla Natura. Ma, viceversa, anche i pensieri e le azioni degli uomini hanno un effetto sulla Natura. L’amore delle persone per la Natura ha un effetto gentile e rasserenante su di essa ed è la miglior protezione verso la Natura.

 

Cos’e l’uomo di fronte all’immensità del creato , alla potenza ed alla vastità della natura  , la fotografia paesaggistica ha il potere di rappresentare la bellezza della natura e di collocare la figura umana in una prospettiva decisamente ridimensionata rispetto al ruolo che tutti noi pensiamo di ricoprire .

 

Questa e la mia ricerca , il mio progetto appena iniziato ! che continuerà ad evolversi nel tempo , raccontato con immagini di stile concettuale in bianco e nero come nella mia intima interiore visione .

L'arrivo dell' inverno

“L’arrivo dell’inverno”

Meglio che arrivi l’inverno che si vede e si sente, quello dell’incalzare delle stagioni, piuttosto di un inverno che non si vede, quello del cuore.

Mi sono affezionato all’inverno perchè sento che è vero, non come l’estate che vola via e sembra così divertente e allegra ma non lo è, perchè il sole è sempre di corsa e lascia tutti con l’amaro in bocca. L’inverno non pretende di confortare, ma in fin dei conti sento che è consolante, perchè uno si raggomitola su se stesso e si protegge e osserva e riflette, e credo che soltanto in questa stagione si possa pensare per davvero… questo per me e il fascino dell’inverno .

Il mio e un mini racconto di sei immagini in bianco e nero , che riflettono sulla natura la mia sensibilità artistica ..narrate con uno stile minimale e concettuale .

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